Opinione
La nuova politica di Bush su Cuba
Positiva,anche se non abbastanza
di Stefania Lapenna*
La nuova politica di Bush nei confronti del regime di Castro ha attirato l'attenzione
dei mass media,mentre la comunità cubana negli Usa è divisa sull'argomento.
I mass media si concentrano a descrivere come molti esuli cubani siano "contrari" alle
nuove misure e minacciano di non votare per Bush a Novembre.
Certamente alcuni cubani non sono affatto contenti
e vedono le nuove misure come "troppo restrittive e punitive",dicendo che i loro parenti a Cuba sopravvivono solo grazie alle
rimesse degli esuli.
Il che è vero.
Tuttavia,però,la stampa non intervista il resto della
comunità cubana esule negli Usa,dato che la maggior parte dei cubano americani,secondo ad un recente sondaggio,si dichiara
favorevole alle nuove misure e intende votare per Bush.
Il sondaggio rivela come la maggior parte dei Cubani in Florida "appoggia fortemente
Bush".
Le misure sono parte di un piano denominato 'Piano di Assistenza
per una Cuba libera e democratica,che ha come fine quello di aiutare i cubani a rovesciare il regime comunista il prima possibile.
Le misure adottato dall'amministrazione Bush puntano a negare a Castro altre fonti di
guadagno,limitando il flusso di soldi che arrivano tramite le rimesse degli esuli ed i loro viaggi a Cuba per incontrare i
parenti.
Non sono misure punitive contro il popolo cubano nè
contro gli esuli,come certa stampa dice.
La maggioranza dei cubani favorevoli,sanno dell'importanza di queste misure.
L'industria del turismo a Cuba è in mano a Castro
ed al suo regime,perciò i soldi derivati dai viaggi a Cuba e dalle rimesse vanno anche nelle tasche del regime,che così rafforza
il suo pugno di ferro contro il popolo cubano.
Essi sanno anche che queste misure sono necessarie
se vogliono davvero liberare l'isola dal dittatore.
Quei pochi cubani che sono fortemente opposti a tale iniziativa,non sono per nulla interessati
a portare a democrazia nel paese.
Sono tra quegli 'esuli moderati',spesso di centro-sinistra,che preferiscono aspettare
riforme all'interno del regime,piuttosto che un totale cambiamento di sistema.
Quello che i mass media dovrebbero fare è chiedere
ai Cubani che vivono nell'isola cosa ne pensano.
Dovrebbero chiedergli se vogliono ancora vivere sotto un regime stalinista per altri
anni.
Certamente,eviteranno di rispondere,temendo per la loro vita, se solo provassero a dire
ciò che pensano davvero.
Ma la risposta potrebbe arrivare da tutti quei cubani che scappano dall'isola via mare,rischiando
talvolta la vita,per cercare libertà e prosperità.